COMUNICATO STAMPA DELLA FILCA CISL DI ROMA, DELLA FENEAL UIL DI ROMA E DELLA FILLEA CGIL DI ROMA E DEL LAZIO

COMUNICATO STAMPA DELLA FILCA CISL DI ROMA, DELLA FENEAL UIL DI ROMA E DELLA FILLEA CGIL DI ROMA E DEL LAZIO

CONTINUA LA PROTESTA DEI LAVORATORI DELLE  CAVE, DOPO LO SCIOPERO E LA NOTTATA PASSATA SOTTO LA SEDE DEL COMUNE DI GUIDONIA.

5 Settembre 2018- Sale l’allarme sociale per gli operai che lavorano nel settore delle cave. Delusione e rabbia per i lavoratori del distretto dopo la giornata di sciopero e la notte passata sotto la sede del Comune di Guidonia. Ieri sino alle 2 di notte i lavoratori esasperati insieme ai sindacati sono rimasti in attesa di notizie. Oggi continua la protesta ad oltranza degli operai in rivolta contro l’amministrazione di Guidonia Montecelio che ha chiuso la prima azienda del settore, la Str con 47 licenziamenti già avviati e che porterà al blocco dell’intero comparto del travertino. Gli operai dopo due giorni di presidio della piazza del Comune, e il “no” ricevuto dal sindaco cinque stelle Michel Barbet a trovare soluzioni, nella notte drammatica appena trascorsa, si sono incontrati con i sindacati edili Feneal Uil di Roma, Filca Cisl di Roma e Fillea Cgil di Roma e del Lazio per un’assemblea alla Str e da lì, a piedi si sono spostati in piazza della Repubblica a Villalba. Alcuni blocchi di lavoratori si sono spostati da Ponte Lucano a Tivoli Terme, lungo l’asse della Tiburtina. “Chiediamo al sindaco ed all’amministrazione” dichiarano Remo Vernile della Feneal Uil di Roma, Daniele Mancini della Filca Cisl di Roma e Claudio Coltella della Fillea Cgil di Roma e del Lazio, “Di prendere una decisione che tuteli il lavoro e l’economia del territorio, vista la gravità della situazione occupazionale e delle gravi conseguenze di carattere sociale. In caso contrario si andrebbe incontro ad uno tsunami che rischia di travolgere decine di imprese e circa 2500 lavoratori del settore. Sarebbe la fine dell’intero comparto produttivo. I provvedimenti amministrativi presi vanificano gli sforzi di innovazione messi in campo a favore dello status quo e probabilmente del definitivo disastro occupazionale ed ambientale del territorio.”

comunicato stampa unitario cave-5 settembre 2018-cave guidonia

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